ESO Viaggio nella forma canzone 1994

ESO-02Avevo 22 anni quando ho registrato il mio primo disco, un esperienza pazzesca mentre studiavo Film D’animazione al Centro Sperimentale di Cinematografia , già cantavo da 6 anni e da 5 studiavo il Jazz che era stato per me una folgorazione.

Sapere di poter essere libera nel cantare un brano mi dava una gioia infinita.

La vita non ha mezze misure e quando devi scegliere è molto chiara.

Feci un audizione con Paolo Damiani ,contrabbassista violoncellista e compositore, e mi prese per il suo nuovo progetto su la Forma-canzone ovvero canzoni in italiano ma con strutture un po’ più complesse e suonate da grandi musicisti di jazz.

Quando mi annunciò la formazione mi prese un colpo.

Danilo Rea al Piano, Paolo Fresu alla tromba, Roberto Gatto alla batteria, Gianluigi Trovesi al sax e clarinetto e lo stesso Damiani al contrabbasso. Studiai questi brani complessi , ricordo che ero così’ terrorizzata di sbagliare l’intonazione ed il tempo (spesso erano tempi composti) che mi inventai il metodo di cantarli sopra alla radio che trasmetteva altro concenrandomi per non perdere intonazione e ritmo. Dopo un mese facemmo due date al Caffe’ Latino , mi pare 4 e 5 giugno 1994 e guarda caso coincidevano con lo stage ad Annecy in Francia che il CSC aveva organizzato per il nostro biennio.

Era chiaro il bivio:”Che fai? L’Animatrice o la Cantante?”..mai prendere decisioni prima del tempo perché’ quando è il momento sarà’ lampante la scelta.

Registrammo il cd in qualche giorno, ero emozionantissima..ricordo che preferivo cantare al buio nella mia stanza insonorizzata per concentrarmi  ed ero davvero bimba, non avevo esperienze di registrazione , Danilo mi chiamava Bamby per via degli occhi credo..ma l’ho scoperto dopo.

Non mi rendevo ancora conto di quanto tutto ciò’ sarebbe stato importante per me, era l’inizio di tutto era l’inizio della mia nuova vita. Ho imparato che quando ti capita una cosa difficile è solo perchè ti stai preparando ad una ancora più difficile ..c’è sempre un motivo, le cose non sono mai giuste o sbagliate. Evidentemente quello era il mio “Tempo”.

Uscii il disco e facemmo molti  concerti per pubblicizzarlo..anche grandi come il premio Tenco o Roccella Jonica  , gruppo spalla di Mike Manieri e Peter Erskine davanti a 3000 persone ,  dietro le quinte Peter Erskine mi fece i complimenti dicendomi che avevo una bella voce e avevo cantato cose difficili..ricordo anche che incontrai Eugenio Colombo che mi disse “Ammazza! Canti le undicesime come se piovesse!!.

Mi resi conto forse proprio li di quello che stava accadendo, nessuno si spiegava da dove fossi spuntata , forse molti pensarono anche che fossi l’amante di Damianti che in genere è l’assunto logico in questi casi..)

Invece no.

Ugo Sbisa’ , critico calabrese di jazz scrisse “L’Acerba voce di Raffaela Siniscalchi..” Mi ricordo che fu come una pugnalata perché’ era vero ma non venne a chiedermi chi ero ne perché’ mi trovassi su quel palco e questo mi fece male moltissimo .

Mi resi conto che se un giornalista si mette in testa una cosa nulla potrà’ impedirgli di scriverla e tu non avrai strumenti per difenderti se non quelli di dimostrare il contrario. Mi ricordo che anche Pavoni, altro giornalista, scrisse che ero molto tecnica quasi fredda !!!!

Io??? Non lo ero..ero tutta cuore ed istinto ed orecchio che per fortuna funzionava..ed ero fortemente imprecisa ma quella ero in quel momento e troppo ho fatto che non ero in grado di fare.

Bene, sono passati ben 21 anni da allora, 27 che sto su un palco..piu di venti dischi come voce di bellissimi progetti di altri..dvd con Nicola Piovani due colonne sonore con Ennio Morricone e tanto Teatro che amo e che continuo a fare..Sto per incidere il mio primo progetto a mio nome il mio “Waitin’4Waits” e sono felice che sia proprio questo il primo cd veramente mio.

Ho trovato per caso qualche giorno fa questa recensione su la “Pinguin guide of jazz! di Richard Cook e Brian Morton , è una guida super bella di tutto lo scibile registrato nel jazz mondiale..ho guardato per caso e ho trovato una recensione di “Eso”, ho letto con un occhio solo terrorizzata di scoprire cose spiacevoli ed invece ci sono parole preziose che arrivano a me dopo 21anni  e che “consolano” la bimba di 22 anni che non era pronta per il suo grande “salto”.

E’ una piccola cosa ma importante.. volevo condividerla con voi.

“The Penguin guide to Jazz” di Richard Cook and Brian Morton fa una certa impressione!!! Emoticon smile

“..Eso as a few unexpected vocal contributions, including those by the leader, although Siniscalchi is the one with outstanding voice.In the main these is the mix as before, with Fresu and Trovesi both in excellent voice..”